Sam Mendes: i 3 migliori film del regista
In occasione dell’uscita di Empire of Light, vediamo insieme quali sono i 3 migliori film di Sam Mendes.
Lo scorso 2 marzo ha debuttato nelle sale italiane Empire of Light, l’ultimo film del premio Oscar Sam Mendes. Questo suo ultimo sforzo artistico, interamente sceneggiato e diretto dal regista, è stato stroncato dalla critica per la sua eccessiva artificiosità. Empire of Light è dedicato all’infanzia di Sam Mendes ed è una lettera d’amore per il cinema, un po’ sulla falsa riga dei recenti The Fabelmans di Steven Spielberg e Belfast di Kenneth Branagh.
Tuttavia se questo film può dividere le idee degli spettatori, è innegabile la bravura del regista che a partire dal suo esordio dietro la macchina da presa nel 1999, è riuscito a conquistarci e, con meno di dieci titoli in filmografia, ci ha mostrato la sua versatilità svariando dal gangster Era mio padre (2002) alla commedia American Life (2009), fino ai due titoli della saga di James Bond, Skyfall (2012) e Spectre (2015).
Nato come regista teatrale, contesto in cui ha diretto grandi attori quali Nicole Kidman e Colin Firth, Sam Mendes con il suo cinema introspettivo di denuncia sociale ci svela le crepe del mondo circostante, spaziando in vari generi grazie alla sua poliedricità e al suo eclettismo. Vediamo, dunque, di ripercorrere la sua carriera cercando di stilare una classifica dei suoi 3 migliori film, da recuperare assolutamente!
3. Skyfall
Sam Mendes accetta nel 2012 la sfida di dirigere questo capitolo della saga di spionaggio più famosa al mondo, e lo fa realizzando una pellicola che può a buon diritto ritenersi (anche per i fan più accaniti di 007) una delle migliori di tutta la saga, quasi sicuramente la migliore con protagonista Daniel Craig. Qui, Mendes riesce a coniugare azione e introspezione, mostrandoci per la prima volta un James Bond più vulnerabile e consacrando la figura di Craig.
In Skyfall James Bond è più persona e meno personaggio: il regista sottolinea la sua psicologia facendo riaffiorare gli scheletri del passato. Bond è diverso, più riflessivo e solitario, dimostra la sua fragilità e ci fa capire di non essere invincibile, marcando quelli che saranno i tratti distintivi dei suoi successivi film.
2. 1917
Dopo Spectre, nel 2019 Sam Mendes si rifugia nuovamente nel genere bellico passando dalla prima Guerra del Golfo con Jarhead (2005) alla Grande Guerra. 1917 è la storia di due soldati britannici che cercano di avvertire il battaglione situato nel Bosco di Croisilles, per evitare un attacco che avrebbe causato 1600 morti.
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La grandezza di 1917, candidato all’Oscar sia come Miglior film che come Miglior regia, e vincitore di numerosi altri premi, è soprattutto registica. Siamo di fronte ad un insieme di piani sequenza, messi assieme con diversi stratagemmi. Il tutto ci restituisce un soffocamento tipico della prima Guerra mondiale, combattuta prevalentemente in trincea. Tutta l’abilità e la maestria di Sam Mendes emerge in questa toccante pellicola, tripudio di una tecnica quasi maniacale.
1. American Beauty
Primo film, primo Oscar. Sam Mendes nel 1999 entra nell’universo hollywoodiano decisamente non in punta di piedi. American Beauty è un film di denuncia sociale che rivela tutta la parvenza e l’ipocrisia del ceto medio e borghese.
Un uomo mediocre e in preda ad una crisi di mezz’età, vede una via di fuga nella giovane Angela, amica di sua figlia. Emerge dunque la vuotezza, l’insoddisfazione e il perbenismo di una famiglia apparentemente perfetta, che diventa allegoria dell’intera società. Un mondo in cui l’estetica si scontra con la realtà e in cui si cerca di ancorarsi ad una giovinezza passata, che non ci appartiene più, ma che, in apparenza, concede alla nostra esistenza un po' di brio.