SCARFACE (1981), LA RECENSIONE
Il film è il remake dell’omonima pellicola “Scarface – Lo Sfregiato”(1931) ma l’intento del regista non era affatto quello di emulare il film originale ma, anzi, di creare un film migliore. Infatti questo remake,nel corso degli anni,ha oscurato il film originale dato che lo supera sotto ogni punto di vista. Diciamolo,il film originale è soltanto […]
Il film è il remake dell’omonima pellicola “Scarface – Lo Sfregiato”(1931) ma l’intento del regista non era affatto quello di emulare il film originale ma, anzi, di creare un film migliore.
Infatti questo remake,nel corso degli anni,ha oscurato il film originale dato che lo supera sotto ogni punto di vista.
Diciamolo,il film originale è soltanto un normale gangster movie, nulla di interessante a differenza dell’opera di Brian De Palma che risulta più intrigante e introspettiva.
L'AMBIENTAZIONE E IL CONTESTO STORICO
L’ambientazione si svolge principalmente a Miami nei primi anni ’80,in cui ci fu l’Esodo di Mariel che consistette nell’emigrazione di massa di Cubani negli U.S.A., tra cui un enorme numero di criminali.
IL PROTAGONISTA E LA SUA PSICOLOGIA
Tony Montana è uno di quei criminali
Invece di cogliere l’occasione per cambiare stile di vita per sempre il nostro protagonista decide di continuare ad essere un criminale per avere successo,soldi,potere e donne.
Ma Tony Montana non è affatto come gli altri gangster, siamo di fronte a un personaggio complesso.
Egli è scaltro,intelligente ma anche un po’ arrogante e non si fa mettere i piedi in testa.
Con il tempo capisce di non potersi fidare di nessuno ma soprattutto si rende conto della mancanza di “un’etica” criminale nelle persone che lo circondano.
Comincia a sentirsi solo,intrappolato nel lusso e nel benessere ma deciderà di prendere la situazione in mano.
Questo porterà soltanto a un peggioramento,fino al punto in cui si troverà tutti contro.Tony Montana è un uomo che voleva il mondo ma ciò non era abbastanza per lui.
Chiedeva troppo e niente riusciva a soddisfarlo.Questo non gli impediva di invidiare la sorella più giovane,che viveva una vita semplice nel fiore della gioventù.
Il film si concentra principalmente sul protagonista interpretato da Al Pacino che regala un interpretazione unica caratterizzata da una recitazione intrisa di naturalezza e di emozioni verosimili.
La pellicola possiede una durata notevole di quasi tre ore ma non risulta affatto pesante e illustra la vicenda in modo chiaro e ponderato che cattura l’attenzione dello spettatore.
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Il regista vuole rendere la storia più realistica possibile attraverso un racconto approfondito della psicologia di tutti i personaggi coinvolti nella vicenda con l’introduzione di elementi come la violenza esplicita e l’eccessivo sproloquio.
I PERSONAGGI SECONDARI
Insieme ad un protagonista carismatico e interessante ci anche dei personaggi secondari piuttosto validi anche se,purtroppo,vengono messi in secondo piano dallo stesso protagonista.
Alcuni di essi potevano essere approfonditi maggiormente però sono tutti scritti bene e caratterizzati meglio affinché il loro rapporto con il protagonista risulti interessante e distinto in modo che ogni personaggio secondario sia unico e differente rispetto agli altri e ciò porta ad essere ricordato dal pubblico.
In generale sono interpretati bene da attori non ancora famosi (come nel caso di una giovane Michelle Pfeiffer) o comunque da attori poco famosi che non faranno mai carriera.
L'ANALISI DELLA PELLICOLA
Dopo aver analizzato il protagonista e i vari personaggi secondari direi di concludere questa recensione parlando della pellicola.
Ci troviamo di fronte ad un film drammatico caratterizzato da scene emotivamente forti,volgarità,sproloquio insomma vari elementi che rendono questa pellicola adatta ad un pubblico maturo non solo dato che può comprendere il film,non solo per via dei contenuti.
Ma perché questo film è un cult?
Beh...durante il film non mi sono mai distratto,non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo e per quanto il film duri quasi tre ore,non ho mai rischiato di addormentarmi e ho visionato la pellicola in modo lucido e attento.
Penso che un cult sia un prodotto che non stanca mai,che non annoia mai ma attira il pubblico attraverso trame intriganti,personaggi interessanti ma soprattutto scene che si stampino facilmente nel cervello di ogni singola persona.
Voi avete visto questo film o avete intenzione di recuperarlo???.
Fatemelo sapere con un commento esprimendo un vostro parere in modo civile.
9
HyRankSCARFACE (1981)
Il film regala delle scene indimenticabili caratterizzate dalla presenza di pathos e di emozioni forti facendo in modo che lo spettatore non possa mai distrarsi e che si stampino senza troppa difficoltà nella sua memoria.