Sciopero attori: accordo con gli Studios mette fine allo sciopero
Un accordo preliminare tra attori e Studios di Hollywood mette fine allo sciopero più lungo della storia del cinema.
Para che finalmente si sia giunti ad un accordo per quanto riguardo lo sciopero degli attori ad Hollywood.
Lo sciopero iniziato ben 118 giorni fa ha visto attori e sceneggiatori di Hollywood scendere in piazza per ottenere un aumento salariale, soprattutto riguardo le revenues derivanti dalla riproduzione dei prodotti cinematografici e televisivi disponibili sulle piattaforme streaming, ma non solo.
L'aumento salariale era un tema comune ad attori e sceneggiatori, mentre per i primi la preoccupazione principale riguardava l'uso dell'AI (intelligenza artificiale), in grado di riprodurre i volti degli attori, anche senza il loro consenso, nonché la possibilità di evitare il compenso costante degli attori scansionati.
L'accordo preliminare
Il contratto prevede un accordo della durata di tre anni con aumenti del salario minimo (del 7%) e un bonus aggiuntivo pagato dai servizi di streaming; inoltre sono state aggiunte tutele ulteriori per gli attori contro l’uso non autorizzato di immagini generate dall’intelligenza artificiale. Riguardo questa ultima parte, la Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP), rappresentante degli Studios, ha dichiarato che l'accordo rappresenta "un nuovo paradigma" e che "attende con ansia che l'industria riprenda il lavoro di raccontare grandi storie".
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La dichiarazione del sindacato
"In un voto unanime questo pomeriggio, la Sag-Aftra Tv/Theatrical Committee ha approvato un accordo preliminare con l'Amptp mettendo fine allo sciopero di 118 giorni. Lo sciopero termina ufficialmente alla mezzanotte e un minuto di giovedì 9 novembre. Siamo arrivati a un contratto che consentirà ai membri della SAG-AFTRA di ogni categoria di costruire carriere sostenibili".
L'accordo, con un valore superiore al miliardo di dollari, conclude lo sciopero più lungo della storia del cinema.