Secret Invasion 1×04, Recensione – Sentirsi amato
La recensione della quarta puntata di Secret Invasion, la serie Marvel su Disney Plus incentrata su Nick Fury.
Nuova puntata di Secret Invasion, stessi pregi e stessi difetti delle precedenti. La nuova serie dei Marvel Studios continua a confermarsi un buon prodotto, lontano dagli standard recenti dei prodotti del MCU su Disney Plus.
Nel quarto episodio si riparte dallo sconvolgente finale della scorsa settimana, per poi concentrarsi sul rapporto tra Nick Fury e sua moglie Priscilla. Questa puntata di Secret Invasion è un intimo viaggio nel lato nascosto di Nick Fury, quello più umano. Il suo confronto con Priscilla diventa il pretesto per riportare a galla degli scorci del passato di entrambi, della nascita del loro amore.
Sono proprio i sentimenti a dominare un'intensa prima parte di puntata, quei sentimenti che sembrano aver offuscato Fury in passato. Errori che egli stesso ammette di star continuando a ripetere. Perché in fondo ci sono scelte, sbagliate ma guidate dal cuore, che neppure uno stratega come Fury sarebbe capace di rifare, anche se avesse l'occasione di ricominciare da zero.
Ma il rapporto fra Nick e Priscilla è soprattutto un modo per indagare ulteriormente sul difficile adattamento degli Skrull una volta arrivati sul pianeta Terra. Per molti di essi portare il volto di un'altra persona non è semplicemente un travestimento, ma un fardello da trascinare.
Ecco che allora è sufficiente sentirsi amati per poter dire di aver ottenuto il massimo dalla vita, anche quando il destino è stato troppo severo. Anche quando non si saprà mai se si è stati amati per quello che si è realmente o per quello che si lascia vedere agli altri.
I problemi di Secret Invasion
Se nella prima metà (di un episodio dalla durata comunque breve) prevalgono i sentimenti, nella seconda ecco tornare al centro della vicenda il piano di Gravik per la conquista del pianeta.
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Un villain meno convincente rispetto a quanto si era intravisto nelle puntate precedenti. Abbiamo certamente compreso le sue motivazioni, tuttavia Gravik viene ora tratteggiato come un personaggio semplicemente spietato, forse troppo. Con l'aggiunta dei superpoteri, il rischio di renderlo l'ennesimo antagonista anonimo nel finale di serie è elevato, nonostante fino a questo momento fosse stato estremamente riuscito.
In fin dei conti si ritorna al principale problema di Secret Invasion, la fretta e la superficialità con cui alcuni degli sviluppi dell'invasione vengono trattati. A dire il vero vi è la sensazione che questa invasione non abbia la portata macroscopica che avremmo voluto. La tensione non cresce parallelamente con l'avvicinarsi del finale.
A questo non giovano dei colpi di scena telefonati. Secret Invasion riesce infatti a sorprenderci con la bellezza dei suoi dialoghi e delle sue atmosfere, ma non è più in grado di giocare su quello che dovrebbe essere il tema principale della serie. Meno scontato invece il finale di puntata (di cui non vediamo l'ora di scoprire le ripercussioni su Fury), col rischio che sia però fin troppo ripetitivo.
Le vere sorprese arriveranno nel finale di stagione? Lo speriamo, ma difficilmente due puntate potranno stravolgere tutto ciò a cui si è assistito fino ad ora e rendere l'invasione Skrull una vera minaccia di portata globale, a discapito di quanto voglia già farci credere.
Nel complesso però restiamo assolutamente soddisfatti dalla serie, soprattutto per quanto riguarda l'approfondimento del protagonista ed il lato spy-thriller, che viene leggermente messo da parte in questo episodio. La quarta puntata non ha insomma segnato il tracollo della serie, il che è già un successo per un prodotto Marvel, toccando anzi vette molto elevate col racconto di Priscilla.
7
HyRankSecret Invasion 1x04
Un quarto episodio forte di una prima parte intensa ed incentrata sull'interiorità di Nick Fury e sul suo rapporto con la moglie. A questo si alterna una seconda parte ricca di azione ma che mette in luce i difetti della serie, tra cui rientrano anche alcuni colpi di scena fin troppo scontati ed un finale inaspettato ma che rischia di sfociare nella ripetitività.