Secret Invasion 1×05, Recensione – Un passo falso
Nel quinto episodio ci avviciniamo al finale di Secret Invasion, la nuova serie Marvel disponibile su Disney+.
Arrivati al quinto episodio, ad una sola settimana dal traguardo finale, Secret Invasion commette il primo vero passo falso della serie. Ed il problema non è di certo una novità per le serie Marvel su Disney Plus.
Abbiamo sperato fino in fondo che Secret Invasion non si perdesse strada facendo, dopo delle prime puntate più che convincenti. E anche se questo quinto episodio non è un enorme flop, perché non mancano gli aspetti positivi che hanno caratterizzato il resto della serie; non è neppure la suggellazione della qualità del prodotto.
Per trarre delle conclusioni ci sarà da aspettare ancora una settimana. Salvo strafalcioni clamorosi nel finale di stagione, Secret Invasion resterà in ogni caso una delle serie più riuscite del MCU. Questa puntata spiega però perché è anche, in parte, un'occasione mancata, in quanto l'ottima base di partenza si sarebbe potuta trasformare in qualcosa di più.
La guerra è imminente
Anche questa volta si riparte da un finale sconvolgente, quello del quarto episodio. Sventato l'attacco al presidente statunitense Ritson, Fury deve continuare a fare i conti col tentativo di Gravik di far sprofondare l'umanità nel caos, di dare il via ad un nuovo conflitto mondiale che sembra più che mai sul punto di scoppiare.
Intrighi geopolitici che lasciano spazio alle conseguenze personali dei fatti della quarta puntata. La morte di Talos priva Fury del suo unico vero alleato, ma soprattutto toglie a G'iah la sola motivazione che l'aveva spinta a tradire Gravik: suo padre.
I due si ritrovano così nello stesso schieramento. Ma mentre G'iah fa squadra con Priscilla, Fury elabora un piano per far fronte all'incombente minaccia dei super-Skrull. Una missione che è intenzionato a portare a termine da solo, a qualunque costo.
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I soliti problemi?
Nelle prime puntate c'era stata una spiegazione abbastanza chiara: far scontrare Skrull e Avengers avrebbe portato a conseguenze catastrofiche, a causa delle abilità da mutaforma degli alieni. D'altra parte l'atteggiamento con cui Fury si prepara ad affrontare gli Skrull lascia perplessi.
La sua volontà di affrontare Gravik in prima persona è dettata dai sensi di colpa, dalla consapevolezza che tutto ciò che è accaduto, tutto il sangue amico versato è il frutto dei suoi errori del passato. Ma ha davvero senso? Anche in questo caso, vedremo se gli eventi della prossima settimana sapranno dare una risposta.
Nel frattempo però ci continuiamo a chiedere se conferire dei superpoteri agli Skrull sia stata una mossa intelligente, quando si sarebbe potuto invece giocare sul senso di paura di un'invasione, in cui alleati e nemici sarebbero stati irriconoscibili. Quella sensazione di non sapere chi si ha di fronte che era presente nelle prime puntate, ma ha poi lasciato spazio a qualcos'altro, ad una semplice storia di "supereroi" e supervillain ricca di cliché del genere.
E sottolineiamo ancora una volta che la serie ci ha convinto per le sue atmosfere da spy-story, per i suoi dialoghi ben scritti. Perché Secret Invasion funziona quando vuole essere diversa, quando il ritmo rallenta ma trasmette emozioni, che sia attraverso le parole dei personaggi o attraverso la tensione delle sequenze di spionaggio.
Ciò che aveva funzionato nelle puntate precedenti è presente anche in questo quinto episodio, ma passa in secondo piano. Dalla penultima puntata era lecito aspettarsi qualcosa in più che preparasse al gran finale, invece ha finito col disseminare ulteriori indizi e punti interrogativi. Non sarà facile condensarne tutte le risposte nel finale di stagione, il rischio di risolvere il tutto in fretta è concreto.
5.5
HyRankSecret Invasion 1x05
Il quinto episodio è il meno convincente fino ad ora. Passano in secondo piano i punti di forza della serie, ma soprattutto i piani di Gravik e Fury lasciano sorgere più di qualche dubbio: basterà una sola puntata per dare una conclusione esaustiva?