Secret Invasion 1×03, Recensione – Umani e Skrull
Secret Invasion, la nuova serie Marvel su Disney Plus, è ormai arrivata al giro di boa e continua a convincere.
Secret Invasion è il prodotto Marvel su Disney Plus che più sta passando in sordina. Arrivati esattamente a metà stagione, possiamo tranquillamente dire che, per il momento, è anche tra i migliori.
Il terzo episodio conferma tutto ciò che di buono si era già visto. Un prodotto meno mainstream di altri, che punta sulla qualità piuttosto che accontentare ogni fascia di pubblico. Non perfetta, ma non è arrivato quel tracollo di metà stagione che ha caratterizzato fin troppi progetti del MCU.
Super-Skrull
La terza puntata, con una durata inferiore rispetto alle precedenti, continua ad esplorare la pianificazione dell'attacco di Gravik e del suo esercito di Skrull, pronti a tutto per conquistare il pianeta Terra.
Come già visto nell'episodio precedente, Gravik si sta servendo delle ricerche della dottoressa Rosa Dalton per potenziare il suo esercito. Il suo obiettivo è quello di trasformare i suoi alleati in Super Skrull, in modo da essere pronto ad affrontare ogni potenziale eroe chiamato ad opporsi all'invasione.
Gravik cerca anche l'infiltrato tra le proprie fila, ovvero G'iah (Emilia Clarke), che continua a passare informazioni di grande rilevanza a Nick Fury e Talos, che tornano a collaborare per avere una speranza di fermare l'invasione.
Scrivere la storia col sangue
Da un punto di vista narrativo, questa puntata è probabilmente la più debole delle tre. Ciò non vuol dire che si tratti di un terzo episodio scritto male, tuttavia continuando ad analizzare le motivazioni di Gravik e Talos si finisce quasi per dimenticare l'invasione stessa.
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La sensazione di non sapere chi si ha di fronte c'è, ma non trasmette quel senso di paura su cui la serie avrebbe potuto giocare. Una tensione che arriva però in altri modi, ad esempio attraverso le parole di Gravik: "Chiedimi di scegliere se raccontare la mia storia con l'inchiostro o di scriverla con il sangue. Scelgo il sangue".
L'incombere della Terza guerra mondiale nel MCU sembra sempre più vicino, ed è questo che riavvicina Fury e Talos. Un Fury che deve pensare al futuro del pianeta ma guardare in faccia il suo passato. In primo luogo sua moglie, che aveva abbandonato durante la sua permanenza nello spazio e sembra ora nascondere qualcosa.
Ma anche il rapporto con lo stesso Talos, che si toglie un peso dallo stomaco ammettendo che Fury non sarebbe mai arrivato ai vertici dello S.H.I.E.L.D. senza l'aiuto degli Skrull, infiltrati in ogni angolo del globo. Una terza puntata che esplora quindi le relazioni interpersonali, di Fury ma non solo. Quelle tra umani e skrull, o persino tra umani e cani.
Capitolo a sé stante per il finale di puntata. Entrando nel campo delle teorie e senza fare spoiler, difficilmente la verità dei fatti è ciò che si vede chiaramente sullo schermo, in una serie in cui nulla è come sembra.
Mentre la qualità tecnica, indiscutibilmente tra le migliori nei prodotti del MCU, non è più un'incognita; continua a restare un dubbio: sei episodi saranno sufficienti per raccontare con completezza la Secret Invasion? Il ritmo lento di ogni puntata è convincente nel racconto dei preparativi dell'attacco, ma il rischio di un finale frettoloso non è ancora scongiurato. Intanto però possiamo continuare a dirci pienamente soddisfatti.
7
HyRankSecret Invasion 1x03
Arrivati a metà stagione, Secret Invasion continua a confermare tutte le sue qualità e i suoi difetti. Un terzo episodio più breve ed introspettivo, che porta avanti la macrotrama ma si concentra prevalentemente, ancora una volta, sull'analisi delle motivazioni della fazione Skrull guidata da Gravik, mentre Fury si trova di fronte al suo passato. Una puntata dal ritmo lento ma che sorvola su alcuni passaggi che sarebbe stato interessante approfondire. Si conferma una serie interessante e sicuramente più matura rispetto alle altre serie del MCU.