Sofia Coppola: i tre migliori film della regista di Priscilla
Priscilla, il nuovo film di Sofia Coppola è al cinema. Vediamo insieme quali sono i migliori film della regista.
Sofia Coppola, classe 1971, è sicuramente una delle migliori registe della sua generazione. È crescita nel mondo del cinema, essendo figlia d'arte, infatti suo padre non è altro che Francis Ford Coppola. La sua famiglia ha il cinema nel sangue, partendo dal padre per passare al fratello, Roman Coppola o il cugino Nicolas Cage per dirne due.
Sofia debutta nel settore da bambina come attrice prendendo parte a diversi film del padre. Finalmente nel 1999 passa dietro la macchina da presa con il suo primo film Il giardino delle vergini suicide. Da lì il suo stile si è affinato sempre di più ed è diventato ciò che possiamo riconoscere e amare oggi.
Ecco quali sono per noi i tre migliori film della regista statunitense.
Marie Antoinette (2006)
Questo film del 2006 racconta la storia di crescita della giovanissima Maria Antonietta. Eccessi e sobrietà concentrati nella cornice della reggia di Versailles e non solo. Gran parte del film è stato girato all'interno della reggia di Versailles, uno scenario maestoso che ha sicuramente aiutato l'estetica del film. Una nota di merito va però ai costumi, eccezionali, grazie ai quali, la costumista italiana Milena Canonero, si è aggiudicata il premio Oscar. Nonostante tutti gli anacronismi e errori storici, voluti e non, questo film è sicuramente uno dei migliori realizzati dalla regista.
Lost in Translation (2003)
Tornando indietro nel tempo al 2003 troviamo Lost in Translation, il secondo film della Coppola. Qui viene raccontata la storia di due persone chiaramente infelici, che si ritrovano ogni notte nel bar del loro hotel nella città di Tokyo. I due tra una chiacchierata e l'altra creano un legame e riescono finalmente a sentirsi capiti da qualcuno. Entrambi non riescono a prendere la decisione di lasciare la città, anche se ormai questa continua a soffocarli e di fatto passano la maggior parte delle loro giornate in hotel. Assistiamo alla nascita di un legame vero, inserito in una pellicola esteticamente bellissima. Lost in translation stato acclamato da pubblico e critica aggiudicandosi anche l'Oscar alla migliore sceneggiatura originale e altre tre candidature tra le quali: miglior film e migliore regia.
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Tre parole: amore, dolcezza e fragilità. Questo film è tratto dall'autobiografia di Priscilla Presley, Elvis and me. Racconta la storia di amore tra una bambina di 14 anni e il re del rock. Un film poetico che riesce a far emozionare anche i più duri. È inevitabile empatizzare con la protagonista. Caratterizzata egregiamente in scrittura e dall'interprete Cailee Speany, vincitrice della Coppa Volpi per la sua interpretazione. Questa pellicola mostra Elvis come non l'abbiamo mai visto, filtrato dagli occhi di Priscilla. Un film dall'estetica in perfetto stile Sofia Coppola, che rende piacevolissima la visione. Insomma un film che merita di essere visto al cinema per godere al pieno della sua bellezza.