Spellbreak – Uno squisito esperimento
Dopo diversi mesi dalla chiusura della beta, Spellbreak è stato finalmente rilasciato nella sua prima versione aperta al pubblico. Seguendo il trend costante degli ultimi anni, Proletariat Inc. rilascia l’ennesimo battle-royale, che prende le distanze dall’universo sparatutto per abbracciare con vigore il tema fantasy. Il titolo non ha goduto di una formula pubblicitaria milionaria e […]
Dopo diversi mesi dalla chiusura della beta, Spellbreak è stato finalmente rilasciato nella sua prima versione aperta al pubblico.
Seguendo il trend costante degli ultimi anni, Proletariat Inc. rilascia l'ennesimo battle-royale, che prende le distanze dall'universo sparatutto per abbracciare con vigore il tema fantasy.
Il titolo non ha goduto di una formula pubblicitaria milionaria e non ha visto un lancio in pompa magna, ma ha formato una propria nicchia ristretta di fedelissimi.
Il mondo videoludico, sempre più frenetico e cinico, sembra aver già bocciato questo piccolo gioiello, che rischia di passare sotto i riflettori nonostante la qualità e l'innovazione che porta su schermo.
Spellbreak è uno squisito esperimento
Siamo in un crocevia storico per il media. Le nuove console stanno per essere rilasciate, la barriera d'ingresso agli 8K è stata scalfita dalle schede video NVIDIA serie 30 ed il mercato dei giochi si sta spostando verso una gestione a servizi: gamepass, Stadia PRO, EA Play, Ubisoft +, PS Now et cetera.
La maggior parte delle esperienze multiplayer online segue la redditizia via del free-to-play, che, per la gioia globale, si è più che mai distanziata dal pay-to-win.
In linea con tutto ciò Spellbreak si inserisce nel club. Questo Fantasy-royale lo fa da outsider sperimentale. Quest'opera, nonostante possa sembrare da occhi esterni un banale clone di Fortnite a cui sono state implementate le stregonerie, è in realtà una scommessa sperimentale.
In Spellbreak vi è solamente la formula di base del battle-royale, ma la proposta portata avanti è un qualcosa di mai visto prima.
Se APEX Legends, Warzone e Hyper Scape esaltano la mira e il movimento dei giocatori, questa battaglia tra maghi richiede qualità vicine a tutt'altro genere di videogiochi.
Mosse e tattiche che generalmente vengono sfruttate in action o RPG, sono qui invece al centro di battaglie online colorate, frenetiche ed estremamente complesse.
La semplicità grafica e l'aspetto che strizza l'occhio al pubblico giovane nascondono in realtà un mondo di possibilità. Esse possono essere sfruttate appieno solamente da chi è avido di apprendere ogni singola sfumatura di questo nuovo mondo magico.
Date una chance a questo gioiello
Come ogni free-to-play al lancio, Spellbreak è in una fase embrionale, denominata dagli addetti ai lavori come "pre-season".
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Non dare una chance a questo progetto sarebbe sciocco per qualsiasi appassionato di questo mondo, anche per coloro i quali non amano il gioco incentrato sul multiplayer online.
Le meccaniche vicine agli RPG e l'ambientazione inedita per il genere, rendono affascinante il titolo agli occhi di qualsiasi soggetto. Il target non si limita ai fanatici di Fortnite e affini, ma punta qualsiasi videogiocatore sulla piazza.
I combattimenti si evolvono sulla base delle combinazioni che il team o il singolo mago riesce a mettere in piedi. Al centro di ogni scontro vi è la capacità di mischiare gli elementi per generare nubi tossiche elettriche o vortici di fuoco.
Sin dalle prime ore si intuiscono facilmente i rapporti tra i guanti elementali e con l'esperienza diviene entusiasmante apprendere le precise relazioni tra i poteri.
Il vento può alimentare il fuoco come fermarlo, il ghiaccio danneggia gli avversari e consente un movimento rapido pattinando sulle lastre, il guanto della terra può sfruttare le fiamme alleate. Questi sono alcuni esempi delle decine di possibilità offerte.
A tutto ciò possono essere combinati i poteri delle rune che conferiscono dal teletrasporto e la levitazione alla capacità di individuare i nemici nei paraggi.
Guanti, rune e oggettistica varia possono essere potenziati tramite la solita meccanica del saccheggio ed un migliore equipaggiamento offre possibilità più concrete di vittoria, come nelle più classiche battaglie reali.
A tutto ciò si unisce il mana, a cui è legato il casting delle magie, gestito da un sistema a livelli, assieme a velocità e potenza di fuoco del personaggio.
Spellbreak è il perfetto connubio tra gioco di ruolo e battle-royale, ma riuscirà ad unire anche le utenze dei due mondi. Questo scenario è alquanto remoto, ma, anche se realizzato in piccolo, la missione di Proletariat Inc. potrebbe ritenersi compiuta.