Star Wars: The Acolyte, Recensione dei primi episodi

Le prime impressioni sulla nuova serie ambientata nell’universo di Star Wars.

The Acolyte: La Seguace

Il piccolo schermo è ormai diventato un punto di riferimento per gli amanti di Guerre Stellari. Mentre sono già trascorsi cinque anni dal tanto discusso Episodio IX, e si dovrà attendere almeno fino al 2026 per rivedere Star Wars nelle sale cinematografiche; Disney Plus è sempre più la casa della saga di George Lucas.

Da The Mandalorian ad Ashoka, passando per Andor, The Book of Boba Fett e Obi-Wan Kenobi. Una lunga serie di prodotti live-action volti ad ampliare e rinnovare ulteriormente una delle saghe più amate e longeve della storia del cinema. Un'espansione che continua con The Acolyte: La Seguace, la nuova serie le cui prime due puntate sono disponibili dal 5 giugno.

Un ritorno nella galassia lontana lontana per certi versi storico, perché per la prima volta viene raccontata l'Alta Repubblica, un'era ancora inesplorata e collocata cronologicamente un paio di secoli prima della trilogia prequel. In particolare, The Acolyte è ambientata 100 anni prima degli eventi di Episodio I - La minaccia fantasma.

La nuova serie, creata e diretta da Leslye Headland (Russian Doll), va dunque a riscrivere l'ordine cronologico dei live-action di Guerre Stellari. Ma soprattutto ad esplorare l'ordine dei Jedi e la dualità della Forza sotto una nuova veste, cercando di portare freschezza ad una saga che ne ha sempre più bisogno.

The Acolyte: La Seguace
6.5

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Un inizio tutto sommato convincente per la nuova serie di Star Wars, ambientata un secolo prima dei film della saga. Pur senza catturarci fino in fondo, The Acolyte intrattiene grazie alla sua freschezza, sequenze d'azione ben riuscite e una struttura narrativa originale per la saga. Troppo presto per giudicare, viste le tante delusioni delle serie Disney Plus e i difetti che non mancano nelle prime due puntate. La strada intrapresa potrebbe però essere quella giusta.

Dove vederlo:

Jedi in versione detective

È una storia a tinte investigative a farci reimmergere nell'universo di Star Wars. Senza troppi giri di parole, The Acolyte ha inizio con una lunga sequenza di combattimento. Un duello che porta alla morte di un maestro Jedi. Omicidio del quale viene accusata Osha, la protagonista interpretata da un'eccellente Amandla Stenberg, in un ruolo che esplora al massimo il dualismo tra bene e male.

Osha era stata un'allieva del maestro Jedi Sol, forse la nota più lieta tra i tanti nuovi personaggi, in gran parte convincenti, introdotti nelle prime due puntate. Sol, interpretato dal premio Emmy Lee Jung-jae (Squid Game), si ritrova ad affrontare il suo passato, tentando di scoprire la verità sull'omicidio e su un altro mistero ancor più allarmante, in un'epoca in cui sono le forze del male ad agire nell'ombra.

Un puzzle i cui pezzi vengono pian piano rimessi al loro posto aprendo nuovi scenari. Il tutto con l'aiuto di Jecki, interpretata da Dafne Keen (la X-23 di Logan), e York (Charlie Barnett). The Acolyte ha, infatti, il non semplice compito di introdurre un ordine dei Jedi totalmente rinnovato. Nuovi maestri che non necessariamente lo spettatore è portato ad amare e idolatrare, ma che anzi sembrano promettere di mettere in risalto il lato più oscuro dell'Ordine.

The Acolyte: La Seguace

The Acolyte: un buon inizio, ma basterà?

The Acolyte non è la manna dal cielo che i fan continuano ad aspettare (nonostante Ashoka ci sia già andata vicina). Tuttavia, la nuova serie dell'universo Star Wars è una ventata d'aria fresca che, almeno dopo i primi due episodi, non può che far bene.

Finalmente, in casa Lucasfilm, sembrerebbero aver capito che ci si può espandere parallelamente su più vie, senza doversi per forza limitare ad un'unica idea vincente (vedasi The Mandalorian e il suo inevitabile declino). Ecco che The Acolyte dimostra che si possono raccontare nuove storie sui Jedi, svincolandosi dagli Skywalker e ambientandola anzi in una nuova epoca. Tanti aspetti innovativi, a partire dall'impostazione del racconto a tinte noir, che contribuiscono a far ben sperare in vista dei prossimi episodi.

The Acolyte: La Seguace

I presupposti per far bene non mancano, eppure è troppo presto, viste le tante delusioni a cui ci hanno abituato le serie Disney Plus, per cantare vittoria. A dire il vero già questo inizio di serie ne mostra diversi limiti, a partire dai dialoghi non sempre brillanti e dai toni, in precise circostanze, che non si adeguano al materiale trattato.

Un incipit dunque non privo di difetti ma capace di aprire nuovi scenari, rimettere i Jedi al centro del racconto in un nuovo contesto, e intrattenere con sequenze d'azione ben riuscite.