Starfield: tutto ciò che sappiamo sul nuovo titolo Bethesda
Starfield è uno dei titoli più attesi di sempre, cosa sappiamo della nuova opera di Bethesda?
Ormai non manca molto: Starfield sta per arrivare, uno dei titoli più attesi di settembre.
Dopo ben 25 anni e il grande successo di Elder Scrolls Skyrim, Bethesda ci farà immergere in un nuovo e spaziale universo che, da ciò che è emerso, sembra essere un nuovo pilastro del genere, dove i giocatori (a detta degli sviluppatori) potranno impiegarci anche diversi anni prima di “completarlo” del tutto.
L’11 giugno è andato in diretta l’Xbox Showcase insieme al Starfield Direct, in quest’occasione per ben 45 minuti abbiamo visto più da vicino il titolo.
In questo articolo estrapoleremo i punti principali emersi dal direct, provando a farci un’idea di quello che ci aspetterà.
Starfield: le caratteristiche
Prima di tutto precisiamo che Starfield sarà un’esclusiva Xbox, nonostante in origine non avrebbe dovuto esserlo, finché Microsoft ha acquisito direttamente lo studio di Bethesda.
Il titolo uscirà al day one su Game Pass, mentre il joystick e le cuffie speciali a tema Starfield sono già uscite.
Il gioco avrà diverse edizioni:
- Standard Edition: gioco base, gli abbonati game pass avranno inoltre i contenuti di chi pre-ordina il titolo (79,99€)
- Starfield Premium Digital Edition: gioco base, fino a 5 giorni di accesso anticipato, espansione shattered space, pacchetto skin Constellation, più l’accesso all’artbook digitale e alla colonna sonora (109,99€)
- Constellation Edition: l’edizione più “ricca” comprende tutti gli elementi della Premium Edition ma in più ci sarà la custodia steelbook, una toppa, l’orologio Chronomark di Starfield, credstick con codice di gioco inciso a laser (costo di 299,99€)
Per chi possiede il gioco base, per esempio gli abbonati a Game Pass, è possibile acquistare l’aggiornamento alla Premium Edition pagando 34,99€.
L’esplorazione: alla scoperta di mille pianeti
Uno dei punti cardine in Starfield, sicuramente, è l’esplorazione. Todd Howard l’ha specificato: ci saranno circa mille pianeti esplorabili, il 10% di questi sono abitati, il restante 90% no. Una dichiarazione che ha creato qualche discussione, tuttavia è stata una scelta sensata che rispecchia la realtà, in quanto la maggior parte dei pianeti non ha forme di vita.
Riporteremo di seguito delle parole di Howard pronunciate durante la puntata 143 di Kinda Funny Games:
“Ovviamente [la generazione] è procedurale, quindi sarebbe stato impossibile creare a mano ogni intero pianeta. Quello che facciamo è realizzare singole location di cui alcune posizionate in punti specifici, come le città e altri luoghi legati alle missioni, mentre altri vengono posizionati o generati nel momento in cui atterri sul pianeta”
Howard ha spiegato, inoltre, che il titolo offrirà un livello di rigiocabilità mai visto fino ad oggi: la creazione del personaggio e le sue scelte influenzeranno la storia e le combinazioni possono essere diversissime. Oltre 500 ore possibili di gioco; inoltre il titolo riceverà molti contenuti dopo il lancio esi presume che Bethesda ci lavorerà ancora per diverso tempo.
Nello showcase si sono viste anche alcune città, di molte di esse già sappiamo i nomi: abbiamo Akila City (sul pianeta Akila), la città delle libertà che ricorda il vecchio West americano; Cydonia, situata su Marte, dall’atmosfera cupa; New Atlantis sarà la più grande metropoli del gioco (vedendola ricorda un po’ le città di Mass Effect); poi Neon, una sorta di grande parco divertimenti a sfondo cyberpunk.
Starà a noi decidere come gestire l’esplorazione e perché esplorare un pianeta: vogliamo raccogliere risorse, seguire nuove storie o missioni oppure combattere nemici?
Avremo uno scanner che ci aiuterà a individuare la natura del luogo per decidere se costruire avamposti di diverse tipologie in base al pianeta.
Un altro aspetto importante: Bethesda ha lavorato attentamente al sistema d’illuminazione, la luce è calcolata in tempo reale e cambierà a seconda dei pianeti.
Per quanto riguarda gli spostamenti, non vi saranno veicoli, Howard l’ha precisato durante la puntata di Kinda Funny Games:
"No. Non ci saranno, è il modo in cui lo abbiamo progettato, sono sicuro che lo hai notato anche con gli altri nostri giochi, che abbiamo strutturato in modo che siano adatti all'esplorazione a piedi, ma c'è il boost pack. Lo avrai visto nei video e ci sono anche delle abilità per il boost pack, quindi funziona in una maniera simile a un veicolo consentendoti anche di volare”
La nostra storia: essere parte di Constellation
Il nostro protagonista entrerà a far parte di “Constellation”, gli ultimi veri esploratori. Questo gruppo è entrato in contatto con una tecnologia aliena, gli “Artefatti”, l’obiettivo è scoprirne l’origine e lo scopo.
I membri del gruppo Constellation saranno poi i nostri compagni nel corso del gioco, con questi instaureremo amicizie e anche relazioni. Le romance disponibili saranno quattro e solo con i nostri alleati principali, quindi non molte.
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Tuttavia il gruppo Constellation sarà solo l’inizio. Il gioco si articola in una serie di missioni principali e secondarie lunghe e complesse, Bethesda – si è già visto – cura molto l’aspetto delle varie fazioni e gruppi all’interno di un mondo (basti pensare a Elder Scrolls o Fallout).
Parlando della creazione del nostro personaggio, invece, sappiamo che Bethesda ci ha messo molto impegno. Hanno scansionato volti di diversa età e provenienza, così che non si ripetano mai gli stessi modelli.
Vi saranno 40 modelli disponibili totalmente personalizzabili, ricreando – se vogliamo – tutti gli NPC presenti nel titolo. Ma non si tratta solo di estetica, importante è anche la personalità: il nostro background potrà darci bonus e malus durante il gioco.
Le abilità si dividono in 5 Skill Trees di diverso tipo: Fisico, Sociale, Combattimento, Scienza e Tecnologia. Questo albero delle abilità consentirà di realizzare diversi tipi di gameplay a nostra scelta, tutto dipenderà da noi.
Il gameplay: battaglie spaziali e navi personalizzabili
La nostra nave spaziale sarà casa nostra, un po’ come la Normandy per Mass Effect. Di fatto la nave sarà però personalizzabile e migliorabile durante tutto il gioco: potremo decidere non solo l’aspetto estetico ma anche la struttura stessa delle varie aree.
Possiamo migliorare le armi, l’area di carico per trasportare materiali, il motore ecc. Insomma ogni aspetto è modificabile e ciò renderà la nave un ambiente sempre dinamico, potremo aggiungere aree ristoro, moduli per il “crafting” e molto altro.
Ma non è finita qui: la nave non è solo la nostra casa, ma è anche un’arma di difesa se si viene attaccati durante il viaggio. Avremo il totale controllo della nostra nave durante i combattimenti nello spazio, gestendo quindi movimenti e armi a seconda del tipo di scontro.
Sarà inoltre possibile abbordare navi nemiche, quasi come se fossimo in un’era piratesca spaziale, prenderne il controllo e combattere in prima persona. Le navi conquistate diventeranno nostre e potremo deciderne cosa farne, venderle oppure modificarle.
Parlando dei combattimenti con le armi, l’aspetto “shooter” sembra essere stato molto curato, avremo accesso a molte armi diverse: corpo a corpo, elettromagnetiche, energetiche, classiche balistiche ecc. Chiaramente ogni arma è più adatta ad un certo tipo di ambiente e combattimento, rendendo quindi il gameplay ancora più variabile.
Alcuni aspetti tecnici: come girerà Starfield su Xbox?
Starfield si presenta come uno degli RPG Sci-fi più ambizioso di sempre; molto probabilmente segnerà un nuovo tassello nella storia videoludica. Il nuovo titolo, però, non è tutto oro: alcune notizie hanno creato delle discussioni nell’ultimo mese.
Starfield girerà a 30 fps su console. Si tratta di una scelta specifica fatta da Bethesda per dare maggiore stabilità al gioco. In realtà, sicuramente la casa di sviluppo è consapevole che questa direzione farà storcere il naso a milioni di appassionati di videogiochi che da quando è uscita la next-gen cerca sempre di più la perfezione in merito alla fluidità (insomma, come requisito minimo i 60fps).
Phil Spencer ha specificato che si tratta di una scelta puramente creativa e non dettata dai limiti delle console Xbox.
Da appassionati, sprovvisti forse delle conoscenze tecniche in merito allo sviluppo di un videogioco, sicuramente la scelta può dare fastidio. Si tratta di una scelta che è stata difesa da diversi sviluppatori, fra cui uno di God of War Ragnarok, Dannie Carlone:
"Sono uno sviluppatore di videogiochi, anche un grande fan tra l'altro. Voglio chiarire che non è un segno di un gioco incompiuto. È una scelta. I 60fps su una scala del genere inficerebbero la fedeltà visiva. Io credo che loro vogliano offrire una presentazione senza interruzioni e ridurre il pop in. Ovviamente hai il diritto di disapprovare questa scelta" (fonte: Twitter)
Un’altra promessa di Todd Howard è che Starfield sarà il titolo Bethesda con meno bug di sempre. Ora, per chi ha un minimo di esperienza con i titoli di questa casa di sviluppo, è meglio prendere tutto con le “pinze”.
Sappiamo che Starfield sarebbe potuto uscire già un anno fa; infatti, il team si sta prendendo più tempo per rifinirlo bene, scelta molto saggia di questi tempi. Possiamo davvero sperare che i bug saranno contenuti, ma sarà davvero così?
Sicuro è che essendo un titolo di esclusiva Xbox, il team non ha dovuto lavorare a troppe versioni del gioco e questo ha certamente accorciato i tempi.
E voi cosa vi aspettate dall’RPG Sci-fi più atteso di sempre? Quale sarà la vostra storia in Constellation?