Ted Lasso 3×02, Recensione – La metafora dello sport

Il secondo episodio di Ted Lasso 3 pone le basi per il futuro di stagione, tra vecchie conoscenze e nuovi personaggi.

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La terza stagione di Ted Lasso si è aperta settimana scorsa con un primo episodio introduttivo, concentrato sul mostrare come e quali rapporti si sono evoluti dalla conclusione della seconda stagione.

Anche questo mercoledì siamo pronti ad analizzare con voi il nuovo episodio della serie firmata Apple TV+, la quale inizia a carburare elementi importanti per il proseguo della stagione tra vecchie conoscenze e nuovi personaggi.

Che la stagione abbia inizio!

In questo secondo episodio di Ted Lasso passano in secondo piano le differenze tra Richmond e West Ham a favore di un focus più dettagliato sullo spogliatoio della prima squadra: vediamo come i compagni reagiscono alla separazione tra Roy e Keeley, come apprendono la notizia di un possibile nuovo acquisto e come Trent, giornalista che ormai conosciamo bene, si insidia tra di loro.

Non meno importante è l'inizio della stagione, con la prima partita del campionato che vedere opporsi il Richmond al Chelsea. Una partita difficile allo Stamford Bridge che vede i padroni di casa nettamente favoriti. Riuscirà la squadra di Ted Lasso a sfangarsela?

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Immagine fotografata

Equilibri precari

Il secondo episodio di Ted Lasso pone le basi per il futuro della stagione attraverso alcuni personaggi pronti ad incombere sulla serenità dell'ambiente.

In primo luogo viene presentato un nuovo calciatore, Zava, una stella di proprietà della Juventus in cerca di nuova squadra, con gli occhi del Richmond puntati su di lui e con Rebecca pronta a fare di tutto pur di accaparrarselo. Zava sembra essere un calciatore ammirato da molti, ma attenzione al suo caratterino che, per chi segue un minimo il calcio, potrebbe essere paragonato ad uno Zlatan Ibrahimović. Sarà interessante vedere come si integrerà questa nuova personalità all'interno dello spogliatoio.

Altro personaggio che può cambiare gli equilibri trovati da Ted Lasso sembra essere Trent che, seppur già conosciamo nelle vesti di giornalista, adesso sembra avere un ruolo ancora più importante. Difatti, Trent seguirà il Richmond dall'interno per tutta la stagione in vista della scrittura di un suo libro sulla Premier League. Già in questo episodio abbiamo potuto notare come questa presenza condizioni i comportamenti dello spogliatoio, ma chissà se questo potrà essere un pretesto anche di crescita per i ragazzi del Richmond.

In ogni caso, questo secondo episodio siamo sicuri che abbia divertito tutti i fan della serie, alternando citazioni cinematografiche a metafore a cui solo Ted ci ha abituato. Parlando proprio di metafore, significativo è il finale di episodio con Trent che dice a Ted (dopo una discussione che non vi spoileriamo):

Sport, è una bella metafora.

In questa frase possiamo riconoscere tutta l'essenza di Ted Lasso, una serie che attraverso il calcio continua a parlare di tutto ciò che è umano, e solamente dopo anche dello sport in sé.

Ultimo dettaglio che vogliamo sottolineare di questo secondo episodio, ma non meno importante, riguarda il personaggio di Roy: nonostante il suo fare scontroso e orgoglioso, il bene che proviamo verso di lui continua a crescere in modo direttamente proporzionale alla crescita del suo personaggio. Infatti, una delle note più importanti che ci lascia questo episodio è la sua evoluzione attuale e futura, che continua ad essere coerente, solida ed efficace grazie ad una scrittura che non si smentisce ed un'interpretazione troppe volte sottovalutata.

Recensione senza voto

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