The Amazing Spider-Man 2, Recensione: un finale amaro
Il capitolo finale della saga è stato davvero un fallimento?
Torna al cinema, in occasione degli Spider-Mondays, The Amazing Spider-Man 2, il capitolo finale della breve saga con protagonista Andrew Garfield. Una chiusura anticipata del franchise, dovuta in gran parte proprio al flop al botteghino di questo film, accompagnata dalla volontà di inserire nel Marvel Cinematic Universe un nuovo Spider-Man, quello di Tom Holland.
Ma il secondo film del franchise è stato davvero un fallimento? Se il primo è fin troppo sottovalutato (qui la recensione), lo stesso non si può dire per il suo successore. The Amazing Spider-Man 2 ha voluto mettere troppa carne sul fuoco, senza imparare dagli errori dello Spider-Man 3 di Sam Raimi. Ed è un enorme peccato, perché gli elementi positivi ci sono e sono tra i più grandi sprechi nella storia dei cinecomics.
The Amazing Spider-Man 2 ha osato troppo
Il film riparte dagli eventi del primo film, in particolare dalla promessa fatta da Peter al capitano Stacy in punto di morte: allontanarsi da Gwen. Così i due ragazzi sono protagonisti di un continuo tira e molla, in cui l'amore è frenato dai pericoli e dalle responsabilità derivante dai poteri di Peter, sempre più circondato da nemici.
Il primo di essi è Aleksei Sytsevich (Paul Giamatti), protagonista di due brevi apparizioni nella sequenza iniziale e poi nel finale. A dare il titolo al film, The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro, è però un dipendente della Oscorp, Max Dillon (Jamie Foxx), che in seguito ad un incidente sul lavoro acquisisce poteri sorprendenti legati all'elettricità.
Oscorp che ha un ruolo ancor più dominante rispetto al primo capitolo della saga. Vediamo Norman Osborn, gravemente malato, consegnare a suo figlio Harry quello che definisce il lavoro di una vita: la cura alla malattia ereditaria degli Oscorp. Harry cerca così di portare avanti le ricerche di suo padre, che si intrecceranno però con il suo vecchio amico Peter.
Già da queste premesse è evidente come Marc Webb e la produzione Sony abbiano voluto fare le cose in grande stile, perdendo la semplicità e linearità del primo film. Un accozzaglia di personaggi e avvenimenti messi insieme col solo scopo di mettere in scena epiche battaglie (non così epiche) e preparare gli spettatori all'introduzione dei Sinistri Sei, l'iconica formazione di antagonisti dell'Uomo Ragno nei fumetti. Villain che sono però tra le cose più terrificanti mai viste nei live-action sul personaggio, a partire dal design fino ad arrivare alla ridicola scrittura dei dialoghi, in particolare per quanto concerne Electro e Rhino.
Andrew Garfield ed Emma Stone salvano il salvabile
La storia d'amore tra Peter e Gwen è il pezzo forte di The Amazing Spider-Man 2. Lo era già stato nel film precedente, ma la chimica tra Andrew Garfield ed Emma Stone raggiunge in questo secondo capitolo il suo apice. Due interpreti più maturi, e con essi anche i rispettivi personaggi.
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Garfield si conferma come un meraviglioso Peter Parker e riesce a trasmettere tutti i sentimenti del suo Spider-Man anche indossando il costume. Emma Stone dà vita ad una Gwen Stacy che è tra i personaggi femminili più riusciti in ambito cinecomics. Ben più di una semplice comprimaria, seppur senza la maschera da Spider-Gwen.
Un amore inossidabile ma tormentato, che raggiunge il suo culmine in uno struggente finale che, seppur spesso criticato, è tra le cose migliori e più riuscite del franchise.
The Amazing Spider-Man 2: visivamente il miglior Spider-Man?
Se c'è una cosa che va riconosciuta a The Amazing Spider-Man 2, è il merito di aver messo in scena sequenze che sono una gioia per gli occhi di ogni appassionato.
Senza dubbio il miglior costume dell'Uomo Ragno visto in live-action. Effetti visivi spettacolari in ogni sequenza d'azione, accompagnati da alcuni slow-motion che ben si sposano con il contesto ed i poteri di Electro. È quasi un miracolo essere riusciti a fare un lavoro del genere, sfruttando al massimo il progresso tecnologico (poi dimenticato dalla trilogia del MCU, ricolma di pessima CGI).
Peccato che l'investimento fatto sugli effetti visivi non sia stato eguagliato da quello sulla sceneggiatura. Un contenuto non all'altezza della forma (pur senza particolari guizzi registici) o della bravura dei suoi protagonisti. Di The Amazing Spider-Man 2 resteranno solo queste poche cose memorabili. Insieme alla delusione dei fan della saga, che non hanno mai visto portare a termine la storia del Peter Parker di Andrew Garfield. Qui potete scoprire come sarebbe dovuta proseguire.
5.5
HyRankThe Amazing Spider-Man 2
A differenza del primo capitolo della saga, si salva ben poco di The Amazing Spider-Man 2. Solo gli spettacolari effetti visivi riescono a far dimenticare per qualche istante una sceneggiatura più che problematica. Non basta neppure l'incredibile chimica tra Andrew Garfield ed Emma Stone, meravigliosi co-protagonisti della pellicola. La storia d'amore tra Peter e Gwen risulta l'unica storyline godibile di un film in cui Marc Webb ha osato troppo, con un'accozzaglia di villain privi di spessore e dialoghi disastrosi.