The Boys 3: la serie vittima di review bombing a causa della nudità maschile

Nonostante il successo della terza stagione di The Boys, nelle ultime ore si sta assistendo a delle critiche mirate discutibili

Di , Scrivo di cinema, sogno di farlo. Il colpo di fulmine è arrivato con Mulholland Drive durante i miei studi a Roma, da lì in poi non ci siamo più separati.

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The Boys, lo show punta di diamante di Amazon Prime Video arrivato alla sua terza stagione, nelle ultime ore sta venendo "attaccato" dal review bombing. Si tratta di fenomeno di Internet in cui un grande gruppo di persone lasciano recensioni negative online (spesso senza nemmeno aver visionato il prodotto) per un'opera pubblicata nel tentativo di boicottare le vendite o la popolarità dell'opera, in particolare per attirare l'attenzione verso un problema intrinseco nella stessa o a chi l'ha prodotta.

Tra le recensioni ad una stella troviamo lamentele concentrate sull'eccessiva nudità maschile o sull'eccessiva svolta politica presa dalla serie. Amazon però probabilmente già si aspettava una reazione del genere da parte del pubblico, dato che nel 2020 ha utilizzato le recensioni negative della prima stagione come campagna di marketing per la seconda, giocando con la cattiva pubblicità a proprio favore.

Seppur molto amata dalla maggior parte della critica, la terza stagione di The Boys vede contro di sé commenti come "è troppo anti-maschile" oppure "è troppo volgare", "è troppo esplicita". Il fenomeno però non si ferma solo a questo, perché alcuni si sono lamentati anche del fatto che non sia adatta ai bambini (non che fosse mai stata publicizzata come tale N.D.R) oppure che il materiale pubblicitario ha reso anticipatamente la serie uno "schifo".

Non ci resta che scoprire se anche questa volta Prime Video riuscirà a sfruttare a proprio favore le critiche negative ricevute su The Boys, anche perché ha diverso materiale su cui lavorare in tal senso.

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