The Loudest Voice – Sesso e potere

Il movimento Me Too, sorto nel 2017 a seguito dello scandalo Weinstein per denunciare le molestie e gli abusi sessuali sulle donne soprattutto sul posto di lavoro, annovera tra le persone che hanno deciso di rompere il silenzio e dichiarare di essere una delle tante vittime che hanno subito violenza la conduttrice e giornalista televisiva […]

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Il movimento Me Too, sorto nel 2017 a seguito dello scandalo Weinstein per denunciare le molestie e gli abusi sessuali sulle donne soprattutto sul posto di lavoro, annovera tra le persone che hanno deciso di rompere il silenzio e dichiarare di essere una delle tante vittime che hanno subito violenza la conduttrice e giornalista televisiva Gretchen Carlson. Un personaggio pubblico, dunque, che ha avuto la forza di far conoscere apertamente cosa a volte si cela dietro il mondo dell'informazione del piccolo schermo. La sua vicenda fece un così tanto scalpore da diventare uno dei protagonisti del best seller di Gabriel Sherman intitolato «The Loudest Voice in the Room: How the Brillant, Bombastic Roger Ailes Build Fox News – and Divided a Country» (2014), un romanzo che si sviluppa attorno alla figura controversa di Roger Ailes presidente di Fox News Channel.

E da qui prende proprio spunto la mini serie televisiva in sette puntate, già trasmessa questa estate negli Stati Uniti e riproposta prossimamente in Italia a cominciare dal 4 dicembre 2019 su Sky Atlantic e Now TV alle ore 21.15 con un titolo tutto ad effetto: The Loudest Voice – Sesso e potere

Il genere è drammatico e gli avvenimenti raccontati si concentrano in particolare sull'ultimo decennio della vita di Roger Ailes, anima di una delle emittenti televisive americane “più potenti e influenti” di questo passato recente, Fox News, cresciuta grazie non solo alle sue capacità imprenditoriali, ma anche alle connivenze politiche di stampo conservatrici di cui Ailes era un importante rappresentante, fu consulente nel campo dei media dei presidenti Richard Nixon, Ronald Reagan, di George H. W. Bush nonché consigliere di Trump. Un potere che porta Ailes ad andare però ben oltre a quel rispetto che si dovrebbe nutrire verso i propri simili, astenendosi da atti offensivi e lesivi e cadere nelle accuse di molestie da cui non riuscì più a risollevarsi.

Questa è la trama supportata da un cast altrettanto valido come il premio Oscar Russell Crow nei panni di Roger Ailes, doppiato da Luca Ward, Seth MacFarlane (Brian Lewis – responsabile delle pubbliche relazioni di Fox News), Sienna Miller (Beth Tilson Ailes – moglie di Roger Ailes), Simon Mc Burney (Rupert Murdoch – proprietario di News Corporation), Annabelle Wallis(Laurie Luhn – giornalista di Fox News, una delle accusatrici di molestie), Aleksa Palladino (Judy Laterza – assistente di Ailes) e Naomi Watts (Gretchen Carlson) doppiata da Barbara De Bortoli. La fotografia è di Eigil Bryld e William Rexer, mentre le musiche sono di Marcello Zarvos. La casa di produzione: 3dot Productions, Slow Pony e Blumhouse Television.

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