The Plane, Recensione – Il tracollo dell’action movie

Uscito nelle sale lo scorso 25 gennaio, The Plane è il classico action movie con protagonista Gerard Butler, qui supportato dal colossale Mike Colter.

The Plane

Uscito nelle sale italiane lo scorso 25 gennaio 2023, The Plane è il classico action movie con protagonista Gerard Butler, supportato in quest'occasione dal colossale Mike Colter (protagonista della serie Netflix del 2016 Luke Cage) e diretto dal regista Jean-François Richet.

Il film cerca di riproporre, in maniera abbastanza sterile, lo stile rigido e muscolare degli "action" anni novanta, tingendo tuttavia la trama con un ancor più banale e immotivato sottogenere catastrofico, sulle orme della precedente (e dimenticabilissima) trilogia di Attacco al Potere, che aveva come protagonista lo stesso Butler.

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L'atterraggio di fortuna e l'isola sperduta

The Plane comincia in modo pessimo e, purtroppo, è solo l'inizio di una degenerazione continua. La vicenda parte con il capitano Brodie Torrance (Butler, appunto), che deve condurre l'aereo di linea – di cui è pilota in comando – seguendo un programma di volo che parte da Singapore per arrivare a Honolulu. Proprio a metà strada, durante una terribile tempesta, il velivolo viene colpito da un fulmine e (inspiegabilmente, visto che siamo nel 2023 ed esistono i parafulmini) rimane gravemente danneggiato, al punto da costringere il capitano e il suo copilota Samuel Dele (Yoson An) a compiere un atterraggio di fortuna in una minuscola e sperduta isola apparentemente deserta, che in seguito si rivelerà essere Jolo, nelle Filippine.

Da questo momento in avanti la narrazione di The Plane abbandona quell'atmosfera vagamente catastrofica di cui si parlava poc'anzi per assumere a tutti gli effetti le caratteristiche di un vero e proprio film d'azione: l'isola è infatti sotto il controllo di un gruppo di ribelli armati e violenti e, naturalmente, sono gli stessi passeggeri dell'aereo a essere presi di mira e rapiti. Toccherà al capitano Brodie andare a recuperare eroicamente i superstiti, accompagnato dal presunto criminale Louis Gaspare (Mike Colter), sospettato di omicidio e prigioniero sull'aereo del protagonista, in attesa di essere estradato.

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The Plane, quando l'eroe diventa parodia

Inutile dire che lo sviluppo della trama è scontato e banale a livelli esorbitanti. Tra cliché tipici del genere e personaggi stereotipati all'eccesso – come il mitico antagonista ribelle Datu Junmar (Evan Dane Taylor), che sembra uscito da un qualsiasi sequel di Rambo – la narrazione assume le caratteristiche di una parodia, senza tuttavia riuscire divertire e coinvolgere a dovere lo spettatore. Uno dei grandi difetti della pellicola è che si prende tremendamente sul serio, sperando di enfatizzare una narrazione epica e drammatica che, al contrario, risulta noiosa e prevedibile.

Lo stesso Gerard Butler, imbolsito e visibilmente invecchiato, sembra ormai lontano dai fasti del vigoroso Leonida di 300, eppure continua imperterrito a interpretare lo stesso personaggio da oltre dieci anni, come se il tempo non fosse passato. L'eroe che combatte e stermina intere ondate di terroristi diventa una caricatura di sé stesso, incapace di reinventarsi, che non incarna nessun tipo di epicità e che non prova nemmeno a scherzare, a giocare, con gli stereotipi che lo contraddistinguono, come accade ad esempio con i personaggi esagerati e farseschi di un “action man” come Liam Neeson.

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Mayday, l'azione sta precipitando!

The Plane soffre terribilmente a causa di una storia che non riesce mai a intrattenere veramente lo spettatore. Quando potrebbe puntare a qualcosa di originale, sfruttando al massimo le caratteristiche del genere e tingendo il tutto con una sana dose di azione e violenza, il film si perde per strada, affossato anche da alcuni effetti speciali a tratti imbarazzanti.

Ciò che sembra davvero insensato e assolutamente inconcepibile è la quasi totale assenza di azione, che in un film di questo tipo dovrebbe avere una “discreta” rilevanza. Dopo una prima parte in cui il buio del velivolo immerso nella tempesta e la confusione della regia impediscono la piena comprensione di intere sequenze, l'atmosfera sembra vivacizzarsi leggermente negli ultimi venti minuti, complice più che altro il caos visivo provocato dalle interminabili sparatorie e da una fotografia esageratamente luminosa, irreale e a tratti bruciata.

Un'ora e quaranta minuti che sembrano interminabili, frutto di una legnosità strutturale che può essere rappresentata metaforicamente dal coprotagonista della storia, il muscoloso e rigido Louis Gaspare, elemento che nella sua statica impostazione pare quasi estraneo, superfluo. Insomma, se questo The Plane ben descrive la deriva presa da alcuni action movie statunitensi degli ultimi tempi, non ci resta che attendere pazientemente il ritorno sulla scena di Keanu Reeves: fortunatamente il suo attesissimo John Wick 4 uscirà nelle sale il 23 marzo 2023!

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4.5

HyRank

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The Plane segue la scia degli ultimi lavori di Gerard Butler, in cui la piattezza della sceneggiatura e la regia inconsistente accompagnano le vicende di protagonisti surreali, spesso parodie di un ricorrente archetipo dell'eroe che, tuttavia, sembra prendersi tremendamente sul serio. Nel complesso si tratta di un film insipido, in alcuni frangenti davvero noioso, in cui l'azione è – inspiegabilmente – poco convincente se non addirittura assente.

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