The Room Next Door, Recensione: un delicato racconto di vita e di morte

Almodóvar torna a Venezia con Tilda Swinton e Julianne Moore per presentare The Room Next Door, il suo primo film in lingua inglese.

The Room Next Door

Pedro Almodóvar torna alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia per presentare in concorso, il suo primo film in lingua inglese: The Room Next Door.

The Room Next Door è l'adattamento cinematografico del romanzo Attraverso la vita di Sigrid Nunez e il risultato di questa trasposizione è un'opera intima e riflessiva. Siamo davanti ad un dramma intenso negli intenti ma delicato nella messa in scena dove i dialoghi sono il cuore dell'opera con protagoniste Tilda Swinton e Julianne Moore.

Nel resto del cast troviamo: Esther Rose McGregor, John Turturro, Alex Høgh Andersen, Alessandro Nivola, Melina Matthews e Alvise Rigo.

The Room Next Door: anche la morte può essere una scelta

L'opera di Almodóvar racconta di Martha (Tilda Swinton) e Ingrid (Julianne Moore), due donne legate da un'amicizia profonda ma segnata da un doloroso malinteso.

Martha è un ex reporter di guerra che si ritrova a fare i conti con una malattia incurabile mentre Ingrid è una scrittrice che custodisce i segreti del loro passato e che di fronte alla realtà della malattia di Martha decide di ricongiungersi con lei.

Le due amiche si rifugiano in una casa isolata nel New England, un luogo dove il tempo sembra fermarsi, tra le mura di quella dimora, riprendono un dialogo interrotto da anni, scavando nel profondo delle loro anime. Le parole scorrono libere, portando alla luce vecchie ferite e rivendicazioni, ma anche un'immensa tenerezza.

Nessun dato immagine fornito.

Mentre Martha si avvicina alla fine, Ingrid si prende cura di lei, diventando la sua confidente e sostenitrice. Insieme affrontano la paura della morte, il peso dei ricordi e l'importanza del perdono. Martha però non vuole morire logorata dalla malattia in una stanza d'ospedale, bensì vuole essere lei stessa a decidere quando è il momento giusto per lasciare la Terra, e rende partecipe di questa volontà Ingrid che con il tempo riesce a comprenderla.

Non scegliamo di vivere, ma in certe condizioni si potrebbe scegliere almeno come morire e Martha vuole farlo nella più totale serenità dopo aver messo a posto i vari tasselli della sua vita.

Nessun dato immagine fornito.

Quella al centro di The Room Next Door è una tematica delicata e complessa che Almodóvar, con la sua maestria e le sue scelte estetiche affronta con un approccio diretto ma delicato, senza perdersi in troppa retorica nella sceneggiatura. Quest'opera sorprende anche per la sua sobrietà, pur mantenendo intatta la cifra stilistica firma del regista spagnolo.

Almodóvar gioca con i colori, inneggiando alla forza della vita

La regia di Pedro Almodóvar in The Room Next Door è caratterizzata da una cura maniacale nei dettagli. È una regia fatta da inquadrature serrate, studiate per sottolineare le emozioni dei personaggi, e soprattutto visivamente dominata dall'uso sapiente del colore e della luce. I colori sono sempre accesi, emergono vividi in ogni inquadratura che sia nella scenografia o sugli abiti delle protagoniste, questa scelta fotografica evidenzia un contrasto e mette in luce il lato forte e indissolubile della vita, che continua a brillare anche negli ultimi attimi, mentre si sta spegnendo.

Le sequenze sono costruite con una lentezza quasi contemplativa, invitando lo spettatore a immergersi completamente nell'atmosfera della narrazione e questo potrebbe essere poco apprezzato da alcuni spettatori, poiché rallenta molto la narrazione, facendo procedere le dinamiche in modo molto lento.

The Room Next Door non è un film d'azioni, non c'è una grande storia che si evolve ma è un racconto di vita che si sviluppa dialogo dopo dialogo.

Nessun dato immagine fornito.

La scelta di ambientare gran parte del film in una casa isolata nel è un elemento chiave, natura incontaminata che circonda la dimora diventa uno specchio dell'anima dei personaggi, un luogo dove confrontarsi con i proprie questioni irrisolte e trovare un senso di pace. La casa stessa diventa un riflesso delle dinamiche interiori delle protagoniste.

Le interpretazioni di Tilda Swinton e Julianne Moore sono definibili straordinarie. In particolare la Swinton, con la sua eleganza e la sua fragilità, riesce a trasmettere tutta la sofferenza e la dignità di Martha, una donna che affronta la morte con coraggio e determinazione. La chimica tra le due attrici è palpabile e rende credibile e toccante il rapporto trasposto sullo schermo.

In più va menzionata anche la colonna sonora originale, composta da Alberto Iglesias che accompagna lo spettatore in questo viaggio emotivo, intensificando i momenti più delicati.

The Room Next Door arriverà nei cinema italiani il 5 dicembre con il titolo "La stanza accanto".

Voto:

7.5

The Room Next Door

Pedro Almodóvar ci regala un'opera intima e visivamente potente tra colori e contrasti, la storie di due amiche di lunga data, Martha e Ingrid che si ritrovano a fare i conti con il passato, la vita e la morte. La regia meticolosa, le interpretazioni ottime di Tilda Swinton e Julianne Moore e l'ambientazione suggestiva creano un'atmosfera intensa e toccante. The Room Next Door è un film fatto di dialoghi e non di azioni e che per questo stesso motivo potrebbe non essere apprezzato a causa della sua lentezza narrativa ma che ha sicuramente grande rilievo date le tematiche umane trattate.

Caricamento commenti...

Ti potrebbe interessare