War of the Monsters – #pilloledigaming
Bentornati sulla nostra rubrica #pilloledigaming, in cui consigliamo quotidianamente un videogioco da recuperare o provare, tassativamente giocato dallo scrivente, cercando di innescare un dialogo uno a uno ricco di suggerimenti, consigli e critiche. Nel nostro primo articolo abbiamo trattato una “vecchia” esclusiva PlayStation 4, The Order 1886, illustrandone brevemente i pro, i contro e consigliandone […]
Bentornati sulla nostra rubrica #pilloledigaming, in cui consigliamo quotidianamente un videogioco da recuperare o provare, tassativamente giocato dallo scrivente, cercando di innescare un dialogo uno a uno ricco di suggerimenti, consigli e critiche.
Nel nostro primo articolo abbiamo trattato una “vecchia” esclusiva PlayStation 4, The Order 1886, illustrandone brevemente i pro, i contro e consigliandone l’acquisto a determinati utenti appassionati. Oggi andremo ancora più indietro nel tempo, recuperando un’altra esclusiva Sony originariamente distribuita per PlayStation 2 nel 2003 e riproposta su PlayStation Store nel 2015.
War of the Monsters
Titolo appartenete al genere picchiaduro in tre dimensioni, War of the Monsters mette in scena le vicende di varie creature mostruose che iniziano a scontrarsi tra loro, in una serie di incontri che punta a determinare il più forte dell’intero pianeta. Narrativamente parlando, tutto ha inizio quando una razza aliena invade la Terra, attaccando e minacciando la razza umana su più fronti.
Un gruppo di scienziati decide quindi di sfruttare una tecnologia sperimentale, trasformando alcuni animali del pianeta in giganteschi mostri e di sfruttare le loro forze per soprassedere all’invasione aliena. La struttura narrativa, come in ogni picchiaduro, è solo un pretesto utile a contestualizzare il gameplay. Nel caso di War of the Monsters, questo si dimostra come estremamente fluido e accattivante: vediamo nel dettaglio quali sono le motivazioni che dovrebbero spingere all’acquisto di un gioco dimenticato da molti.
Perché War of the Monsters?
Il gameplay e quindi gli scontri che caratterizzano War of the Monsters sono indubbiamente il suo punto di forza. All’interno di arene urbane, suburbane e naturali, i mostri si scontrano a mani nude causando ingenti danni attorno a sé. Di fatto, le arene sono interamente distruttibili e ogni elemento presente – a partire da un’automobile di passaggio a pezzi di edificio e navi da crociera – è utilizzabile all’interno dello scontro come arma contro il nemico.
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Capiterà spesso quindi di lanciare oggetti inconsueti nei panni di una mantide religiosa gigantesca o sfruttare i propri poteri per sferrare attacchi devastanti – per il nemico e per il territorio di gioco. In un periodo in cui i mostri si fanno spazio all’interno di universi cinematografici dedicati, War of the Monsters si propone di espandere gli orizzonti degli scontri che ogni bambino desidera vedere sullo schermo.
Da non dimenticare l’estetica con cui si presenta War of the Monsters, in perfetta armonia con lo stile visivo che ha caratterizzato la cinematografia mostruosa americana degli anni Cinquanta. Con qualche difetto in termini di posizionamento della videocamera e talvolta di spostamento all’interno delle città, War of the Monsters ri-edito per PlayStation 4 è una piccola perla da degustare, da soli o in compagnia – grazie alla componente multigiocatore.